I pioppeti
In Riserva si incontrano tracce di alcune vecchie coltivazioni di Pioppo, in parte riconoscibili perché gli alberi sono stati piantati dall’uomo in file molto regolari. La specie un tempo utilizzata per queste colture arboree era il nostrano Pioppo nero, in seguito soppiantato da varietà ibride (incroci fra specie diverse) ad esempio con il Pioppo nero americano. Attualmente nella Riserva le coltivazioni di Pioppo non sono più accudite, di conseguenza cespugli, liane ed erbe hanno preso il sopravvento, rinaturalizzando lentamente questi appezzamenti di “bosco artificiale” e rendendoli così più variati ed appetibili da parte di numerose specie di animali. Non è difficile, ad esempio, individuare le tracce del passaggio del picchio rosso maggiore, che scalpella il legno relativamente tenero dei pioppi in cerca di cibo o per scavarsi il nido.