
Ecosistemi
03
La Riserva Naturale "Bosco dei Bordighi" ospita foreste di latifoglie caducifoglie, in particolare boschi igrofili, negli ambienti umidi vicino a corsi d'acqua. Un tempo comuni lungo il fondovalle valtellinese, di questi ecosistemi rimangono ora rari esempi ben conservati come il Bosco dei Bordighi. La riserva include anche vegetazione tipica dei greti, robinieti, boschi di versante e prati da sfalcio. Gli studi hanno identificato almeno 464 specie vegetali e 107 specie animali, considerando solo i vertebrati.
I boschi igrofili del Bosco dei Bordighi sono composti principalmente da due tipi di vegetazione: il bosco ad Ontano e quello a Salice. Questi boschi crescono in prossimità dei corsi d’acqua e su terreni umidi, dove la falda acquifera è superficiale.
Il Robinieto è un ecosistema importante presente nella Riserva Naturale del Bosco dei Bordighi, caratterizzato principalmente dalla Robinia, una specie non autoctona originaria dell’America settentrionale.
Il bosco di versante della Riserva comprende un’area del pendio orobico caratterizzata da vecchie selve di castagno, una volta coltivate dall’uomo ma ora abbandonate e in trasformazione verso una vegetazione mista di latifoglie.
In Riserva si incontrano tracce di alcune vecchie coltivazioni di Pioppo, riconoscibili perché gli alberi sono stati piantati dall’uomo in file molto regolari. La specie un tempo utilizzata per queste colture arboree era il nostrano Pioppo nero, in seguito soppiantato da varietà ibride.
Sui bordi della Riserva si possono osservare alcuni prati creati dall’uomo allo scopo di ottenere cibo per il bestiame domestico. Questi prati sono concimati verso la fine dell’inverno e sono falciati tre volte l’anno per produrre il fieno oppure, più raramente, sono utilizzati direttamente per il pascolo.