loading
loading

Riserva

La Riserva Naturale “Bosco dei Bordighi” è stata istituita nel 1994 per preservare un’area di circa 50 ettari ricca di biodiversità. Questo territorio, caratterizzato da ambienti naturali e antropici, include un mosaico di boschi, prati, coltivi e aree fluviali lungo il fiume Adda e i torrenti Venina e Orsenigo. La Riserva ospita specie vegetali e animali di grande pregio, con ecosistemi che mantengono un alto grado di naturalità.

Obiettivi della Riserva sono la protezione e valorizzazione di questi ecosistemi e della loro biodiversità, e la promozione verso una sua fruizione per scopi scientifici e didattici, che la trasformino in un laboratorio di ecologia a cielo aperto.

Queste finalità sono perseguite dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio attraverso una gestione naturalistica, ma aperta alle proposte didattiche scolastiche e extrascolastiche, per accrescere l'interesse verso il "Bosco dei Bordighi", stimolando nella popolazione una maggiore consapevolezza e partecipazione alla sua tutela.

Un patrimonio da proteggere

Negli anni, la Comunità Montana Valtellina di Sondrio ha realizzato numerose iniziative di sensibilizzazione, conoscenza e tutela di questo territorio, coinvolgendo il pubblico verso una fruizione rispettosa. Tra gli scopi principali della Riserva spicca, infatti, l’utilizzo del territorio per attività scientifiche e didattiche, nell’ottica di renderlo un “laboratorio di ecologia a cielo aperto” in cui osservare e studiare il patrimonio naturale locale, come esempio di conservazione ambientale e sviluppo sostenibile.

Il Picchio rosso, simbolo della riserva naturale del Bosco dei Bordighi

Il Picchio rosso,
simbolo della Riserva
Bosco dei Bordighi

Anche grazie alla gestione attuata, nella Riserva Bosco dei Bordighi, il picchio rosso maggiore è una specie tanto diffusa da essere stato scelto come simbolo dell’area. È facilmente riconoscibile per il piumaggio bianco e nero e la nuca rossa nei maschi. La sua presenza è percepibile dal tambureggiamento primaverile rapido, prodotto beccando sui tronchi, e dai richiami caratteristici. Anche in assenza dell’animale, i segni del suo passaggio, come i nidi a foro circolare e i buchi creati cercando insetti sotto la corteccia degli alberi, sono evidenti.

logo full

Nato dall’acqua

La Riserva Naturale Bosco dei Bordighi si estende per circa 50 ettari a sud-est di Sondrio, tra i comuni di Albosaggia, Faedo Valtellino e Montagna in Valtellina, e include i conoidi dei torrenti Orsenigo e Venina. Le origini di questo territorio risalgono a millenni fa, al momento in cui i ghiacciai che hanno modellato il territorio valtellinese si sono ritirati eil fiume Adda ha iniziato a depositare sedimenti come limo, sabbia e ghiaia, che oggi raggiungono uno spessore di 200 metri. Nel suo divagare, il fiume ha permesso per secoli la presenza di boschi igrofili come quello attualmente conservato. Quando dalla fine dell’Ottocento in poi l’azione naturale dell’Adda è stata limitata, canalizzandone il corso e prelevandone le acque per scopi idroelettrici, il modellamento naturale del territorio è stato notevolmente ridotto.

 
Accessi alla riserva
 
Ippovia
 
Percorso didattico
 
Confini riserva
Osservatorio avifauna
Osservatorio avifauna
Centro visite
Centro visite
Parcheggio
Parcheggio
map bordighi

Gli ecosistemi

La Riserva Naturale "Bosco dei Bordighi" ospita foreste di latifoglie caducifoglie, in particolare boschi igrofili, che crescono in ambienti umidi vicino a corsi d'acqua. Un tempo comuni lungo il fondovalle valtellinese, di questi ecosistemi rimangono ora rari esempi ben conservati come il Bosco dei Bordighi. La riserva include anche vegetazione tipica dei greti, robinieti, boschi di versante e prati da sfalcio. Gli studi hanno identificato almeno 464 specie vegetali e 107 specie animali, considerando solo i vertebrati.

Scopri gli Ecosistemi

img29
img29
img29

Fauna nel Bosco dei Bordighi

Nel Bosco dei Bordighi, è possibile scoprire la presenza di numerose specie animali grazie alle loro tracce.

I carnivori

I carnivori

Gli anfibi

Gli anfibi

I roditori

I roditori

Gli invertebrati

Gli invertebrati

Gli erbivori

Gli erbivori

Gli uccelli

Gli uccelli

I carnivori

I carnivori

Animali come la faina e la volpe delimitano il loro territorio depositando le loro fatte (termine con cui si indicano le feci degli animali selvatici) in punti elevati. Altri segnali di presenza possono essere le loro orme nel fango e i resti dei pasti, come mucchietti di piume. Molto più difficile è individuare i loro rifugi, ad esempio le tane della volpe, costituite da gallerie sotterranee, sono spesso ben nascoste nella vegetazione.

Gli anfibi

Gli anfibi

Durante il periodo riproduttivo, anfibi come rane e rospi diventano più facili da individuare grazie ai loro caratteristici gracidii e alle grandi masse di uova deposte dalle femmine nei corpi d’acqua.

I roditori

I roditori

Roditori come  le arvicole e lo scoiattolo lasciano spesso tracce evidenti della loro presenza attraverso i gusci delle nocciole abbandonati sul terreno e rosicchiati in maniera caratteristica in base alla specie. Le loro tane e i loro nidi sono invece ben nascosti e più difficili da notare.

Gli invertebrati

Gli invertebrati

Gli invertebrati, come moltissime specie di insetti, gli aracnidi, i miriapodi,  contribuiscono ampiamente alla biodiversità del bosco. Alcuni lasciano segni di presenza ben riconoscibili, come i curiosi disegni sulle foglie lasciati dalle larve dei minatori fogliari oppure le piccole masse di schiuma protettiva fra le piantine del sottobosco, in cui la sputacchina nasconde le sue larve. Altri sono più difficili da individuare e studiare.

Gli erbivori

Gli erbivori

Il capriolo è l’erbivoro di maggiori dimensioni fra quelli che vivono nella Riseva. Di giorno preferisce rifugiarsi  nelle zone di vegetazione più densa, mentre  si spinge in quelle più aperte, in cerca di cibo, soprattutto all'alba o al crepuscolo.

Gli uccelli

Gli uccelli

Il picchio rosso maggiore e il picchio verde sono facilmente riconoscibili dai loro canti e dai buchi negli alberi, creati per cercare insetti o per costruire il loro nido.

Queste tracce offrono uno sguardo affascinante sulla vita degli animali nel Bosco dei Bordighi, rivelando le loro abitudini e interazioni con l’ambiente circostante.

Flora del Bosco dei Bordighi

La flora del Bosco dei Bordighi è principalmente costituita da boschi ripariali. Tra le specie arboree più tipiche troviamo il salice bianco, il salice da vimini, il salice ripaiolo, l’ontano bianco e nero e il pioppo nero. Questi alberi sono spesso accompagnati da arbusti come la sanguinella, il viburno, la fusaggine e il sambuco. Nella parte settentrionale della Riserva si possono osservare anche boschi di latifoglie caducifoglie mesofile. Ai margini si estendono infine prati da sfalcio, ricchi in specie erbacee.

img29

Presenze visibili, i funghi

La gestione naturalistica della Riserva, che prevede il mantenimento sul posto degli alberi morti e deperienti, permette la presenza di un'ampia e interessante varietà di funghi, che svolgono ruoli ecologici cruciali.

Scarica la pubblicazione

img29
img29

Visita la riserva

Per favore inserisci un nome valido
Per favore inserisci un cognome valido
Questo campo è obbligatorio
Per favore inserisci un indirizzo email valido
Per favore inserisci un numero di telefono valido
Questo campo è obbligatorio
Seleziona un opzione
Selezionare la casella per procedere

Ente gestore
Comunità Montana Valtellina di Sondrio

Via Nazario Sauro, 33
23100 Sondrio (SO)

+39 0342 210331
+39 0342 210332

info@cmsondrio.it

Codice Fiscale: 93001950141
Partita IVA: 00991340142

© 2024 Comunità Montana Valtellina di Sondrio | Privacy Policy | Cookie Policy

| Rivedi consensi

designed by Pura Comunicazione

Navigation